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E poi attraversi il border con gli USA e ti accorgi che tutto cambia..
Le strade sono più larghe come le persone, i piatti che servono nei pub e nei fast food sono più abbondanti e costano molto meno e poi.. cominci a sentir parlare italiano e a trovare tanti connazionali che per i più svariati motivi sono affascinati dalla bandiera a stelle e strisce..
Negli ultimi 10 giorni la nuvoletta di Fantozzi sembra avermi seguito e mi accompagna nella mia prima visita a Boston, Massachussetts.
Ecco, qui tutti parlano degli stati e mai delle città e questo mi sta creando qualche problemino geografico visto che ricordarseli tutti è dura.. Vorrà dire che mi rimetterò a studiare..
Boston devo dire che mi è piaciuta come città.. Grande, abbastanza pulita, con un sistema di trasporto valido e ricca dal punto di vista culturale e musicale.
Fino a qualche tempo fa con il mio amico Nicola, quando andavamo a visitare una nuova città, cercavamo di visitare lo stadio (da calcio) cittadino..
Qui devo "accontentarmi" di quello storico dei Red Sox o dei Boston Celtic..
Il primo l'ho visitato con un tour quando era vuoto mentre quello dei Celtic è stata l'occasione per vedere la mia prima partita di NBA in compagnia di Elena una viaggiatrice bolognese ormai stabile in Emilia, Samuele un altro giovane emigrante verso l'Australia (a lui va il mio più grande in bocca al lupo) e Karen una ragazza francese conosciuta in ostello/bus.
Tornando alla partita dei Boston.. è stata un'esperienza incredibile perché ti accorgi veramente di essere arrivato negli Stati Uniti d'America; la gente va allo stadio per parlare, ballare, mangiare e cercare di farsi riprendere dal maxi schermo..
Poi se c'è tempo si guardano pure la partita seguendo lo schermo che ti dice cosa gridare.. Ah ah.. Bhè.. In Italia siamo leggermente più sportivi e appassionati..
Oltre agli stadi ci son pure altre cose interessanti come una certa università chiamata Harvard.. Come una serie infinita di grattacieli e chiese in stile europeo.. Come i musei di arte che si possono trovare in diverse parti della città..
Poi scende la notte e ti accorgi che la musica e gli artisti moltiplicano a vista d'occhio.. Ci sono concerti live ovunque con band perlopiù locali.. Spettacolo..
Qualche giorno a Boston e riparto questa volta per un viaggio verso la costa.. Gloucester e Rockport sono state lo sfondo per numerosi film come la tempesta perfetta di Clooney.
Sono delle cittadine di mare con un'economia basata sulla pesca e sul turismo..
Per festeggiare il raggiungimento dell'Atlantico dopo 10229 km di viaggio mi sono concesso una bella aragosta bollita..
Avrei voluto comprarla al mercato ma poi non sarei mai riuscito a cucinarla da viva.. Mi sono rivisto in Homer Simpson che adotta l'aragosta fino a quando le fa per distrazione.. Un bagno caldo.. ;-)
Rivedere l'Atlantico mi fa pensare a tutti i miei amici che si ritrovano qualche miglio più in la.. Siete sempre nei miei pensieri..
Lascio Rockport con un'ansia un pò strana.. Oggi finalmente vedrò New York.
Lascio il Massachussets contento di aver rivisto Jen e Sarah, due ragazze conosciute a febbraio in Cambogia che mi hanno accolto e fatto assaggiare un piccolo antipasto di vita da pescatore statunitense..
Mi aspetta la Grande Mela, sarà un piacere.
Nic
- comments
fabio meraviglia....eper fortuna sei stato ad harvard......è interessante aver visto dove finiranno i tuoi risparmi di tutta una vita ,trasformati in tasse universitarie per uno dei tuoi figli....l'altro sicuaramente sarà a Yale...o alla Columbia....che avrai tempo di visitare nei prossimi giorni..... sei un grande.......saluta new york da parte mia ciao fabio
fabio ah,dimenticavo......deve andare a tutti i musei di new york...allaColumbia University....alla Cooper Union ...alla Juilliard School...alla New York University..alla biblioteca di Elmer Holmes Bobst...e poi devi andare al Moma, al Metropolitan,al SOLOMON R. GUGGENHEIM MUSEUM,al Ps1,al Whitney Museum ...e vuoi andartene senza essere stato al blue Note,al Birdland Jazz Club, e tutti i "club della 52esima" ...vabbè, se ti annoi nella grande mela posso solo affermare che non sarai piu' "il grande" del commento precedente... e non andare mai a letto...lo farai quando andrai a Philadelphia....ciaooo