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E così sono arrivato alla fatidica data di rientro, all'aereo anzi agli aerei che mi riporteranno in Italia..
È probabilmente il viaggio con la distanza maggiore da quando sono partito ma non sarà sicuramente il più lungo.
Mi trovo in difficoltà nel ricordare tutte le cose che mi sono accadute negli ultimi 7 mesi.. Sembrava ieri quando salutavo i miei amici a Vancouver con lo zaino pronto e con una destinazione in testa che sembrava molto distante e quasi irraggiungibile..
Ci sono stati dei periodi di sconforto quando magari mettevo in dubbio la possibilità di terminare questo viaggio ma poi la voglia di mettersi in discussione e terminare ciò che avevo iniziato ha sempre, fortunatamente, prevalso.
Mi guardo indietro e ripenso alle mie tappe, alle città visitate, alle persone conosciute chi per poche ore e chi per alcune settimane e non posso far altro che commuovermi ripensando a loro che hanno condiviso con me questo viaggio e l'hanno fatto diventare quello che è stato.
Far nomi non è mai bello ma mi piace ricordare tutte le persone che mi hanno aperto le porte delle loro case e trattato come un amico e in alcuni casi come un fratello.
Di chicche da raccontare ve ne sono tante tante tante e son contento di aver potuto condividere quest'esperienza anche con voi a casa perché vi sentivo vicini e interessati.. Inizialmente l'idea di scrivere i miei pensieri era principalmente per me per ricordarmi magari fra qualche anno alcuni fatti avvenuti e farci due risate su..
Tanti di voi mi hanno già chiesto quale sia il paese più bello che abbia visitato e mi trovo spesso in difficoltà a rispondere perché sono convinto che ogni luogo dove sia stato abbia una caratteristica tale che lo rende speciale e diverso rispetto ad un altro..
E poi sono convinto che il viaggio più bello è sempre il prossimo..
Ho avuto la fortuna di fare un viaggio del genere e terminarlo senza infortuni gravi e di questo ringrazio i rosari che mia mamma mi ha disseminato per la borsa prima di partire.. :-)
..."no i fa mai mae"..
A quelli che mi chiedono come fare un viaggio del genere posso dire che necessitano di tantissima capacità di adattarsi alle situazioni più svariate e ai luoghi/ristoranti più vari..
Oltre a questo serve la volontà di farlo un viaggio così al 150% perché vi troverete soli e dovrete convivere con i pensieri che vi nasceranno dentro: siano essi positivi che negativi e tanti magari non ci sono abituati..
Ora vi lascio, ho il mio primo aereo per Sao Paulo da prendere.. La prima volta che metto piede in Brasile.. Ma per uscire dall'aeroporto e metter piede in terra brasiliana vi sarà tempo più avanti..
Parafrasando Jovanotti mi verrebbe da chiedermi, dopo 7 mesi di viaggio e 12 fuori, la mia casa dov'è..?
Ci penserete voi a ricordarmelo, la mia famiglia, i parenti e tutti gli amici..
E tutti tutti gli amici a 4 zampe che mi aspettano ansiosi.. ;-)
..Al prossimo viaggio..
Nic
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