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Pure avendo il passaporto pieno di timbri dalle eleganti scritte a caratteri orientali, ogni volta che torno in Asia soffro di uno shock culturale. Questa volta maggiormente sentito, visto che ho trascorso tutta l'estate, l'autunno e parte dell'inverno passato a Castasegna. Era dai tempi della scuola dell'obbligo che non rimanevo così a lungo in Val Bregaglia. Durante questo periodo ho lasciato il mio villaggio nativo solamente qualche volta per recarmi in Mesolcina per lavoro o Coira anche per lavoro o per delle sedute di "Progetti d'arte in Val Bregaglia" di cui faccio parte del comitato. Nel 2018 sarà Castasegna a ospitare l'ormai conosciuta e riconosciuta serie di eventi artistici contemporanei e culturali in Bregaglia. Solitamente cerco di combinare il tutto, così da poter andare a trovare il mio figlioccio a Landquart e forse rimanendo nella Svizzera tedesca per una notte o due.
I primi mesi del 2017 invece li ho trascorsi sulla costa ovest dell'Australia, lavorando per una grande ditta navale di pescherecci a Fremantle, la Kailis Marine, poco a sud da Perth. Lo shock culturale è stato minore, visto che molte abitudini e usanze sono simili all'Europa, ma non tutte. Contrattualmente assunto quale operario mi sono specializzato nella funzione del pittore. Di regola bisognava rimuovere la pittura o la ruggine formatasi sulle diverse superfici metalliche, provate dai lunghi mesi al largo e dalla pesca senza sosta. Poi si applicava un reagente antiruggine e a seguire lo strato più importante: il primer che era di un colore grigio scuro.
Le navi però non sono grigie, i colori finali alla Kailis Marine sono: bianco, blu, nero, grigio e giallo. Tutta estetica e segnaletica. Quindi quando il primer era asciutto, si applicavano due o tre strati del colore desiderato. A seconda della situazione era meglio utilizzare il rullo o pennelli di due grandezze. Compito divertente e meno monotono era la sabbiatura dei pavimenti, o meglio detto dei ponti. Lo scopo è logicamente quello di rendere le superfici sulle quali si cammina antisdrucciolevoli. La gestualità di cospargere la sabbia con le mani sui ponti era un po' come quella della semina nei campi.
Siccome sono di statura abbastanza elevata, ho lavorato una sola volta nelle anguste e calde sale motori. Da quel giorno in poi ho pitturato solo all'esterno. Un lavoro bello, meditativo e interessante anche per quanto riguarda le mescolatura dei colori stando attenti alle giuste proporzioni dei diluenti. Una calma pazzesca e un'atmosfera unica al sorgere del sole nelle mattinate in cui iniziavamo alle 6:00.
Esperienza lavorativa che mi ero prefisso di fare dopo essere stato in Australia per alcune settimane nel 2015. Esperienza lavorativa che non intendo fare in Asia o almeno non in una grande città asiatica come Bangkok, Pechino o Ho Chi Minh City. Essendo cresciuto in un piccolo paesino e avendo lavorato e vissuto per la maggior parte del tempo a Coira non posso immaginare di passare tutte le mattine nel traffico di una grande città a bordo di un taxi, di una motocicletta GRAB o di un'auto UBER. Non posso immaginare di dover indossare una mascherina perché l'aria è poco respirabile. Non posso immaginare di vivere in una città principalmente basata sul consumismo e lo spreco. Non posso vedermi a bere caffè da un bicchiere di cartone "to go" ("To go where?" Mi sono chiesto oggi…) e mangiare del cibo da una vaschetta di plastica "take away" tutti i giorni.
Fortunatamente sono nato in uno dei migliori paesi al mondo per quanto riguarda le aspettative lavorative e della formazione, la qualità della vita e lo stato sociale: la Svizzera. Fortunatamente posso decidere dove stare e avendo quest'opportunità ma anche tutte queste conoscenze di un'alternativa di vita provate direttamente sulla mia pelle, lo shock culturale all'arrivo a Bangkok lo scorso 8 febbraio 2018 è stato immenso. Esso si è propagato nelle Filippine e qui a Ho Chi Minh City, dove piano piano mi ci sto abituando.
Essendo molti i fattori che praticamente mi stravolgono ogni giorno e essendo molti di questi fattori una componente fissa di tali megalopoli asiatiche per ora ne elencherò solamente tre. Tre fattori che sono importantissimi anche per le città svizzere o per un paesino come Castasegna:
- Lo spreco
- I mezzi di trasporto pubblici
- Gli smartphones
Tratterò questi fattori singolarmente con degli articoli spaiati prossimamente.
Buona lettura
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