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Dopo aver fatto una settimana di "ferie" rilassanti a Bangkok e dintorni, che piano piano inizio a conoscere, sicuramente anche grazie agli amici conosciuti sul posto, ora mi trovo a Hong Kong.
Il clima è più rigido di quello di Bangkok e dopo mesi di pantaloncini corti ho l'occasione di indossare quelli lunghi! Ha pure piovuto un po' di tanto in tanto. La città di Hong Kong è praticamente suddivisa in due parti: una è un'isola e l'altra fa parte di una penisola più grande confinante con Shenzhen, cioè la Cina vera e propria. Le due parti sono collegate tramite dei ponti, metro sottomarina e traghetti vari. Siccome ho un contatto pure a Shenzhen e grazie alla perfezione/preparazione dei cinesi ad organizzare cose e ad accogliere ed intrattenere gli ospiti, ho avuto l'opportunità di conoscere e vivere un po' Hong Kong dal punto di vista della gente del posto e della vicina Cina. In poche parole Hong Kong è una megalopoli fissata sul commercio, il business e lo shopping sfrenato. Non parliamo del gioco, scommesse e corse di cavalli: credo di sapere dove vanno a finire i soldi dei pensionati! Pensare che una volta qua ci abitavano solo dei pescatori... I prezzi sono molto alti, a volte più alti che in Svizzera. Il motivo delle diverse manifestazioni e proteste che si sono tenute e sempre ancora si tengono è l'aumento disumano dei costi, soprattutto degli affitti.
Un fatto spaventoso e preoccupante che già ho notato a Bangkok è la dipendenza assoluta dalla tecnologia. In metro praticamente tutti guardano ininterrottamente sullo schermo di un cellulare o tablet. Per entrare e uscire ci sono frecce, segnali e linee che separano divrse corsie come in autostrada. Numerosi cartelli indicano degli esercizi da fare con il collo per evitare problemi seri futuri causati dalla posizione presa durante la lettura di messaggi o il divertimento con i vari giochini e app. Quando ho iniziato a studiare a Coira ho conosciuto molta gente sui mezzi pubblici, ancora oggi ci si dice: "Hey, noi ci conosciamo dal bus nr. 3 verso Masans!". Mi sa che tra non molto - e pure da noi in Europa - ci si conoscerà solo sui social networks... Ieri in un ristorantino ho dovuto constatare che sarà dura a rimanere senza tecnologia: una famiglia composta da padre, madre e figlioletta stava cenando. Una bella immagine, no? Purtroppo un po' rovinata dal padre che parlava con qualcun'altro usando gli auricolari, la madre che digitava sul cellulare e la figlia di 4-5 anni che giocava su un tablet. Alla mia sinistra sedeva un'altra madre con sua figlia, anche lei al telefono naturalmente. Ha fatto aspettare la bimba affamata, visto che di tanto in tanto - senza farsi troppo vedere dalla mamma "occupata" - cercava di azzannare o succhiare della salsa dall'involtino sul piatto. Giusto il tempo di togliere l'alluminio da questa specie di wrap che la mamma inizia a digitare. Per scattare un selfie della bimba mentre faceva OK con il pollice non si è dovuto aspettare per niente.
I primi 4 giorni li ho passati a nordest sull'isola a Fortress Hill, zona bella e calma diciamo. Proprio davanti al mio ostello passava il tram originale a due piani alto e stretto. Belli anche gli interni in parte ancora in legno. Siccome per il visto cinese devo aspettare alcuni giorni e non c'erano stanze libere all'ostello mi è toccato di cambiare così ho optato per la penisola in una guesthouse a buon prezzo e promettente su Nathan Road nel gigante edificio "Chungking House". Appena uscito dalla stazione della metro la musica è cambiata: "Rolex copy? Watches? Tailor suit? Ashish? Looking for women? Massage? Anything else sir?" Alla fine ho ceduto sul completo fatto su misura ed ho optato per L&K, uno dei tanti sarti della zona. Dopo una prova intermedia lo stesso giorno due giorni dopo ho ritirato giacca, pantaloni e camicia fatti a mano su misura con le stoffe scelte in precedenza (lana di Kashmir, seta e cotone di bambù). A prima vista/prova tutto ok. Vedremo in futuro se ne è valsa la pena, vabbè intanto il sarto si chiamava Bruce Lee!
Con le camere ho avuto fortuna: nel primo ostello avevo riservato un dormitorio da 8 persone e mi hanno dato un upgrade a camera singola! Il letto come tutto il resto era minuscolo, ma meglio del dormitorio per certo. Invece qui nel mega edificio gestito quasi solo da indiani e musulmani mi aspettavo una camera da 4 e invece mi hanno dato una doppia con uno spazioso letto a castello: perfetto! Oggi dopo una corsa di un'ora sul molo, un po' di work out e meditazione nel parco mi sono conceduto un massaggio e una specie di aroma terapia con quelle candele che si ficcano nelle orecchie. Molto rilassante. È stato pure bello conoscere i miei compagni di stanza: con quello della Repubblica Ceca ho pure visitato un tempio e un bel giardino cinese, con quello attuale giapponese invece beviamo solo birra!
Domani parto per Foshan, il paese nativo di Ip Man: il grande maestro Wing Chun Kung Fu e tra l'altro istruttore di Bruce Lee. Se non lo conoscete leggete su Wikipedia oppure guardatevi i nuovi bellissimi film appunto intitolati "Ip Man" con un bravissimo Donnie Yen nella parte del maestro. In Cina mi tocca rifesteggiare l'anno nuovo, visto che qui l'anno della capra inizia solo settimana prossima, quindi buon anno a tutti: meeeeh!!
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