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Ora vi rivelero' la verita' su Phu Quoc, ma, se qualcuno ve lo chiede, la versione ufficiale e' che e' un'isola brutta, senza spiagge, il mare e' inquinato e l'acqua freddissima.
In realta' Pho Quoc e' un'isola bellissima, piena di spiagge bianche immerse in una natura incontaminata. Noi ce la siamo goduti poco, visto che il primo giorno ha piovuto ininterrottamente da mattina a sera, e il giorno della partenza abbiamo trovato posto solo sulla nave del mattino. Il secondo giorno pero' ci siamo svegliati e c'era il sole, e cosi' abbiamo deciso di fare un giro in barca nel sud dell'isola, dove si puo' fare il bagno vicino alla barriera corallina. Io temevo che il tour organizzato sarebbe stato simile a quello di Halong Bay, con una guida che dava ordini e altre mille barche tutte intorno. Cosi', quando il minibus che ci doveva portare al porto si e' fermato per piu' di mezzora ad una cosiddetta "pearl farm", che in realta' era un'enorme gioielleria, ho cominciato ad innervosirmi. Per fortuna le cose sono andate meglio una volta che la barca ha preso il largo. Non che non ci fossero altre barche intorno a noi, o che la giuda questa volta fosse meno dittatoriale, ma per fortuna il tratto di mare a disposizione e' abbastanza grande da permettere alle barche di ancorarsi ad una distanza ragionevole le une dalle altre. Dopo di che, siamo stati muniti di maschera e boccaglio e siamo stati lasciati liberi di eslporare i fondali per quasi due ore. Altra attivita' prevista per la giornata era la pesca. Io mi sono sottratta, ma Odd ha reso onore alla famiglia pescando il pesce piu' grande, che sospettiamo sia poi stato il piatto forte a pranzo. Nel pomeriggio, dopo altri bagni, la barca ci ha riportati a riva, e il solito minibus ci ha portati alla famosa Sao Beach, una meravigliosa spiaggia di sabbia bianchissima, dove abbiamo passato un'oretta prima di tornare ai rispettivi bungalows.
Oltre alle spiagge e alla barriera corallina, un'altra ottima ragione per andare a Phu Quoc e' il cibo. E quando dico cibo, intendo pesce e frutti di mare. Abbiamo mangiato in vari posti e sempre benissimo e a pochissimo. Il mio pasto preferito e' stato un cena a base di pesce che abbiamo mangiato seduti nel mezzo del mercato serale, circondati da altre mille tavolini e da persone che facevano compere. Il pesce era freschissimo, tanto che, poco prima di arrivare ben condito nel piatto,lo si poteva vedere nuotare in un grande vasca appena fuori dalla cucina.
Siamo partiti la mattina del terzo giorno con la sensazione che saremmo potuti restare ancora per un bel po', e, parlando con la gente del posto, abbiamo scoperto con orrore che in tempi brevissimi verra' aperto un aeroporto internazionale sull'isola. Con tutto cio' che questo comporta. Molti piu' turisti, molti piu' alberghi, eccetera eccetera. E dunque il mio consiglio e' di andare a Phu Quoc, e di farlo subito, perche' nel giro di pochi anni questo piccolo paradiso tropicale, non sara' molto diverso da Ibiza o da Goa.
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