So taking a step back, I can't skip over our short stop in Irkutsk. Known to many as a hard to contol territory in Risk, Irkutsk is apparently known as the Paris of Siberia, though that is even more of a stretch than calling Tromso the Paris of the north. The city does have its share of grandiose neoclassical architecture, and an important historical role in the early days of Revolution in Russia. Irkutsk is known for the Decemberists(though not the band), who ...

Saludos de la Isla de Olkhon, puesto sagrado de los shamanes Buryat, concentracion de energia positiva de todo el Lago Baikal.Y entre diablos, se sabe que es una cantidad de energia enorme, tal como el lago. Tan grande que no se puede ver la orilla norte desde la isla, que esta a mas o menos la mitad de la altura, y tan ondo que cerca de la costa este de la isla llega a una profundidad de mas de un kilometro y medio, con el movimiento tectonico, algun dia el ba...

Che fai tu luna in ciel, dimmi, che fai, silenziosa luna? Abbiamo salutato Irkutsk in una notte di luna piena. La stessa che la sera prima a Kuzhir mi ha fatto pensare al Canto Notturno di Leopardi. La vastita', il silenzio e il lago tutto intorno. Una pace assoluta che nell'ovest non esiste piu'. Arrivare all'isola di Olkhon ci e' costato un massacrante viaggio di mezza giornata su minibus+traghetto, su una strada che ad un certo punto diventa sterrata senza p...

Recapping for those italianly-challenged, our journey has taken us by train from tomsk to krasnoyarsk, where a small family hogged up most of our compartment, including placing a large plant on the only table in the room, forcing us to spend the vast majority of time with 4 belgian guys we met earlier, eating and drinking in their compartment. The next train on to irkutsk was the best one of the trip so far, as we made good friends with two russian buddhists wh...

La fermata a Tomsk e' stata bella, anche se un po' stancante. Dopo una notte a Novosibirsk abbiamo trovato un minibus che ci ha portato a Tomsk in 3 ore e mezza invece che 5 per 500 rubli a testa. Un po' di piu' che con un autobus normale, ma ne e' valsa la pena e non solo per il tempo risparmiato. Il minibus era pieno zeppo di persone e valigie, una famiglia all'apparenza caucasica, una ragazza di nome Elena, un ragazzo rasato che non si e' mai tolto gli occhi...