Dopo la notte immobilizzati dal quintale di coperte del Lodge, ci svegliamo di buon ora per la colazione, circondati dalle foto meravigliose del padrone della struttura, fotografo superlativo. Ringraziamo il ciuchino per il trasporto delle valigie e partiamo verso i 1640 metri del passo Tizi n'Tinififft. Il paesaggio e' anche qui stupendo con le montagne rossastre tagliate da profonde vallate con la neve delle montagne dell'Atlante sullo sfondo; ad esempio il 'cuore della montagna' e' una specie di radura a forma di cuore, nel bel mezzo di rocce tutte striate e frastagliate. Il clou della giornata e' Ait Ben Haddou, una Kasbha meravigliosa, abbandonata ma stupefacente per la sua architettura labirintica. Ci facciamo la passeggiata fin sulla cima della collina dove svetta la torre di avvistamento. Dopo il passo di Tichka inizia la discesa verso Marrakech, non prima però della sosta pranzo a fianco della cooperativa dell'Argan; la simpatica presentatrice, dopo aver definito gli uomini 'meno intelligenti delle capre', propone tutti gli articoli idonei a spennare le nostre gazzelle. Per il nostro neurone maschile e' sufficiente qualche assaggio di olio, miele e preparato alimentare a a base di Argan. Fervono i preparativi per la serata 5.0 di gala di domani sera, mentre ci avviciniamo a Marrakech fra le mani di qualche autista molto 'british' (nel senso che la guida a sinistra e' molto praticata) ! La Medina e' un autentico casino: motorini ovunque, falegnami per strada, battitori di ferro, venditori di polli, cucine di ogni tipo... Ed è solo l'inizio.